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Forum Generico => Aspetti Legali C.d.S. => Topic aperto da: relucertola - 29 08 2009, 20:15:41
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c'è una cosa che sono anni che non riesco a chiarire, e non sono riuscito a trovare una risposta nemmeno parlandone con funzionari della MCTC o amici avvocati, pero' se risultasse vera sarebbe senzazionale.
spero che unendo le conoscenze si riesca a chiarire;
la situazione è questa:
nel 1992 il presidente della repubblica fece una legge, la 400 o 401 a memoria non ricordo bene
era la cosiddetta legge-delega, quella con la quale dava incarico al ministero dei lavori pubblici, al ministero dei trasporti e alla commissione parlamentare di fare il nuovo codice della strada;
in questa legge erano riportati i principi guida che si dovevano seguire e tra gli altri anche l'importo massimo delle contravvenzioni, che era fissato in 2.000.000 di lire, e non parlava assolutamente di adeguamento al dato istat di inflazione, diceva max 2.000.000 e basta
i nostri politicanti e tecnici ministeriali fecere il nuovo codice, e arrivarono subito al massimo previsto, cioè i 2.000.000 di lire per diversi casi
poi si inventarono l'articoletto che ogni 2 anni aggiorna gli importi delle contravvenzioni
quindi, il codice è entrato in vigore nel 93, nel 95 si sforò subito il tetto massimo imposto dal presidente della repubblica
in teoria, anche le multe che tutt'ora restano sotto quel tetto dei 1032,91 euro sarebbero da considerarsi non valide, in quanto l'importo è modificato da un articolo in contrasto con la legge delega, dal momento che il minimo errore annulla un verbale, avendo l'importo sbagliato, perchè calcolato conl'applicazione di un articolo che non era ammissibile le multe dovrebbero essere annullate
del resto la legge delega era un decreto del presidente della repubblica, mica una semplice circolare ministeriale.....
che ne pensate?
dal momento che si possono chiedere i rimborsi solo degli ultimi 10 anni io avrei comunque quei 2-3000 euro che proprio così fastidio non mi darebbero se li riavessi indietro..... :gRgR:
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In linea di principio il discorso è interessante, ma legislativamente è eccepibile, anzi è sbagliato.
In primis i decreti deleganti non sono fonti del diritto al livello degli atti parlamentari, infatti DELEGANO il parlamento a legiferare orientando i suoi atti, ma in maniera assolutamente non costrittiva (il che, per il PDR è anticostituzionale).
Secondo, la legge 285 (il CDS, insomma) è stato firmato dallo stesso Presidente, quindi, al limite, è lui ad essere un po' contraddittorio...
Terzo, in 24 anni nè la Corte Costituzionale nè la Corte dei Conti hanno mai avuto nulla da dire su questo singolare, e perchè no, ulteriormente avvilente, aspetto del Codice.
Quarto, i vostri continui OT mi stanno un filino innervosendo...