Autore Topic: Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria  (Letto 2403 volte)

Offline faf87

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Periodo di cambiamenti.

Questo pensavo lo scorso anno, periodo giugno-luglio.
Ero reduce da un giro in moto di 10 giorni Milano – Misano – Pesaro – Siena – Rapallo – Milano, un totale di 1500 km circa, aiutato dal fatto che avevo un biglietto omaggio per la superbike, ferie in abbondanza da fare, e in tutti questi luoghi avevo amici e relativo appoggio per dormire.
Un viaggio in solitaria, alla riscoperta del piacere di guidare senza fretta, senza programmare niente, senza neanche una meta precisa.

Tornato, si riprende il solito tran tran per circa 10 giorni, e poi il secondo grande cambiamento: cambio di lavoro.
Era metà luglio quando presi questa decisione, e avrei iniziato nel nuovo posto il 1° di Agosto.
Avevo davanti a me poco più di due settimane di ferie e nessun programma.
Tempo un paio di giorni e decido di ripartire.
Mi ero da poco lasciato con la ragazza, faceva un caldo torrido e non avevo voglia di rimanere nel caldo umido della pianura padana.. Gli amici non avevano ferie o le avevano già programmate e di stare a casa a far niente per due settimane non mi andava proprio.

Inizio a fare la lista di tutto l’occorrente da portarmi dietro, tenda, sacco a pelo, tutto il materiale da campeggio, vestiti, e tutto quello che potesse servire..
Ho sempre snobbato bauletti e borse, quindi la mia unica alternativa è la borsa da serbatoio, e un grosso zaino da campeggio legato dietro.. Non il massimo della comodità ma pratico ed adatto allo scopo.



Si parte, direzione Croazia.
Decido di affrontare il primo tratto Milano – Abbazia (Croazia) in autostrada, ne avrei fatto volentieri a meno, ma almeno questa prima parte è stata una scelta quasi obbligata.
Da li in avanti, fino al rientro a casa, le avrei poi sempre evitate.
Parto al mattino, neanche troppo presto e arrivo a metà pomeriggio, con solo le soste necessarie per fare benzina.
Cerco un campeggio e lo trovo abbastanza rapidamente, la zona è turistica e si fa poca fatica.
Monto la tenda, scarico la moto, costume da bagno, e vado a godermi il mare.
La sera un pranzo leggero a base di pesce, un giro per la città e a letto presto, la mattina dopo si smonta e si riparte.

Direzione Plitvice.
È da una vita che sento parlare di questi laghi e del parco naturale, e la curiosità è tanta. In più, so che probabilmente non mi ricapiterà di passare da queste parti.
Inizio ad uscire dalla parte costiera più turistica, per avventurarmi nella parte interna, e già si nota come cambia il paesaggio, da rigoglioso e ricco di turisti, a collinare, brullo e decisamente più remoto. I paese rimpiccioliscono e si diradano, tanto che a volte ti trovi a percorrere la strada e pensare se basti la benzina..
Arrivo in zona Plitvice, trovo alloggio in un b&b, per un paio di giorni mi voglio trattare bene e dormire in un letto.
Scendo, parcheggio la moto, e un signore (che poi scoprirò essere il proprietario) seduto ad un tavolo fuori, con birra e sigaretta in mano, mi chiede in inglese “Hi guy, what’s your name?” “Roberto” rispondo io, “Come here with me Roberto, you seems tired.. do you want a beer?” gli allargo un sorriso eloquente e mi siedo con lui, mi faccio offrire una birra, mentre nel frattempo la figlia controlla se avevano disponibilità per la notte. Fortunatamente ne avevano, già dall’accoglienza mi avevano conquistato.



Scarico la moto, e ho ancora tutto il pomeriggio per iniziare a vedere i laghi, cosa che finirò di fare poi il giorno dopo. Arrivato alla biglietteria infatti scopro che sono molto più vasti di quanto uno si immagina, e che conviene rimanere almeno un paio di giorni per vederli bene.
Direi che le foto parlano da sole, peccato che solo che non si possa fare il bagno..







Inizia a farsi sera e rientro presso il mio alloggio, dove mi stavano aspettando per cena.
Hanno organizzato una tavolata con gli altri ospiti della piccola struttura in un capanno fuori.



Ecco, mi piace viaggiare in questo modo perché mi da modo di conoscere persone in una maniera che sarebbe difficile altrimenti.. Seduti a quel tavolo c’erano i proprietari con la figlia, un musicista californiano e la sua fidanzata Svizzera, una coppia di simpatici vecchietti tedeschi, una famigliola austriaca che ha deciso di prendersi un anno sabbatico e girare per l’Europa e Asia in camper, e una coppia giovane Austro-Turca con figlio piccolo al seguito. Un mix incredibile, ma che ha dato il via ad una serata che difficilmente scorderò.. Dove ognuno raccontava qualcosa di se, le sue esperienze, si beveva e si brindava insieme, e si è creato in poche ore un legame e un’empatia che difficilmente ritrovi in un ristorante di un hotel.
Dopo parecchie ore andai a dormire, confuso.
Il giorno dopo, con mia enorme sorpresa riuscii anche a svegliarmi di buon ora, e sfruttare per bene la giornata. Torno ai laghi di Plitvice, e mentre parcheggio conosco due ragazzi di Trieste, anche loro in moto, con due mezzi decisamente più vecchi di loro.. Iniziamo a chiacchierare e mi trovo due compagni di avventura per il resto della giornata, che si conclude nel pomeriggio con una nuova ripartenza.



Direzione Sibenik
Ricarico la moto e riparto, diretto verso un altro parco naturale, stavolta quello di Krka. Meno famoso di quello di Plitvice, più piccolo ma comunque bello.
E se prima l’interno della Croazia mi sembrava poco pieno di vita, qua è anche peggio.
Percorro parecchi km vicino al confine con la Bosnia, e in questa zona decisamente meno turistica, si vedono sempre di più i segni della guerra. Case mitragliate si alternano a case in costruzione abbandonate, che si alternano a case mezze distrutte. I paesi sempre radi e distanti tra loro e le strade non sono certo belle come quelle costiere..





Decido di addentrarmi in alcune strade secondarie per tagliare e accorciare il tragitto, ma i cartelli che trovo poco dopo mi convincono che forse è meglio non avventurarsi troppo, anche perché ho deciso di fare questa vacanza/viaggio senza navigatore, e l’unica cartina che ho è dell’Europa, e la Croazia non è che sia rappresentata in maniera molto dettagliata..



Con qualche piccola difficoltà arrivo nel tardo pomeriggio/serata a Sibenik, trovo al volo un campeggio e inizio le solite attività di rito.
Inizio a montare la tenda, ma il caldo, la stanchezza, e la visione di un baretto e una piscina dentro il campeggio mi fanno cambiare idea molto in fretta.
Abbandono la tenda montata a metà e mi tuffo diretto in piscina, mi rinfresco e mi adagio su una sdraio con birra e sigaretta, recupero un po’ le energie e mi godo il meritato relax.

Attendo che inizi a calare il sole e torno a montare la tenda.. Non faccio in tempo a finire che una coppia di vecchietti veneti attaccano bottone, e subito dopo di loro, i miei vicini di piazzola, una famiglia di camperisti svedesi mi invita a cena (mamma, papà e figlia diciassettenne). Rifiuto gentilmente la prima volta, ma quando insistono mi sembra scortese rifiutare.
La pasta cipolla e pancetta più buona che abbia mai mangiato, il tutto accompagnato da qualche bottiglia di vino e da numerose lattine di birra di dubbia qualità. Serata piacevole in loro compagnia, e dopo parecchie ore mi ritirai nuovamente in tenda, confuso.
Il giorno successivo mi alzai presto, e passai la mattinata al parco Krka, e il pomeriggio a Sibenik in spiaggia.. Gita culturale e relax.
La sera feci la conoscenza di una giovane coppia di polacchi, i quali viaggiavano in autostop.
Zaino in spalla, poche cose al seguito e molto spirito di avventura. Li invidio, non so se io avrei il coraggio.









Destinazione Mostar
Il giorno dopo, smontai tutto e ripartii, destinazione Mostar, Bosnia.
Entrare in Bosnia è un po’ come entrare in una macchina del tempo e tornare indietro di venti anni.
Ti accorgi che i segni della guerra sono ancora ovunque, sia nelle grosse città che nei piccoli paesi. Vedi ovunque abitazioni con fori di proiettile, scheletri di palazzi abbandonati a se stessi semidistrutti, le strade non sono certo perfette e le macchine che circolano sono le stesse di 20 anni fa.
Malinconia, ecco cosa ho provato.
Trovo indicazioni per quello che dai volantini viene definito il miglior campeggio della Bosnia, ma finisco per perdermi nella campagna.. stavo quasi per rinunciare quando incrocio un BMW scassato che arriva di fronte a me, i due ragazzi a bordo si fermano e mi dicono che loro sanno dove si trova il campeggio che cercavo, e di seguirli. Li seguo e dopo un po’ mi sorge un dubbio.. avrò fatto bene a fidarmi? Mentre pensavo ad elaborati quanto improbabili piani di fuga, ecco che si palesa come un miraggio davanti a noi!
Più che un campeggio sembrava un campo nomadi, ma non mi fermo all’apparenza e infatti ho ragione, anche qua mi accolgono offrendomi una birra ghiacciata. Scoprii dopo, che le birre successive costavano un euro l’una.
Sigarette a un euro, birra a un euro, benzina a un euro. Già amo questo paese..



Scarico la moto, monto la tenda, e decido di rimanere li per qualche giorno e di utilizzare questo posto come base di appoggio, così da girare leggero e comodo.
Dedicai i giorni seguenti a Mostar, Sarajevo, il parco di Kravica e Medjugorje.
Mostar è una città stupenda, un mix di culture come mai mi era capitato prima di vedere, oriente e occidente, vecchio e nuovo, religioni e culture diverse che vivono in armonia tra loro.



Sarajevo è stata quella che ho apprezzato meno, troppo moderna e asettica, non mi ha colpito molto. Mi ha molto colpito invece la strada statale che collegava Mostar-Sarajevo, asfalto perfetto, bel panorama, ed essendo tutta sviluppata lungo il corso di un fiume non facevi mai più di 100 metri dritto.. decisamente interessante.
Il parco di Kravica è simile agli altri che avevo già visto, questo decisamente più piccolo e con una particolarità, si può nuotare dentro e arrivare fin sotto le cascate.  Molto bello. Mi sono limitato ad attraversare e fermarmi per poco dentro Medjugorje, non essendo molto religioso non ero molto interessato..





Dopo uno stop di 3 giorni decido di ripartire.

Destinazione Dubrovnik.
Esco dalla Bosnia e rientro in questo piccolo limbo di terra Croato, e anche qua, trovo campeggio abbastanza in fretta. Dubrovnik è un’altra città stupenda, interessante da vedere, bel mare e decido di fermarmi anche qua 2/3 giorni per visitarla bene.
Ne approfitto per fare anche una visita alla città di Kotor, in Montenero non molto distante da dove ero.



Ultima tappa in terra straniera, Spalato
Riparto, e vado diretto a Spalato, arrivo a metà mattinata e prenoto il traghetto che mi porta ad Ancona, e scopro con piacere che partirà alla sera. Perfetto, così ho ancora tempo per visitare un po’ anche questa città.
Alla sera carico la moto e il traghetto parte, per arrivare il giorno dopo ad Ancona.



Il viaggio è quasi finito ormai, ancora qualche giorno e si ritorna a casa. Ne approfitto per chiedere ospitalità ad un amico nelle Marche e qualche giorno dopo ancora a Siena e dormire in un letto dopo tanto tempo.
Tornato a casa dopo circa due settimane 3800 km, con molte esperienze che non scorderò mai.
Avrei voluto raccontare meglio quanto vissuto, i posti, le persone,  ma direi che il post ha già raggiunto una lunghezza considerevole.
Il bello di viaggiare di viaggiare da soli è che in realtà non sei mai da solo, ho perso il conto di quante persone ho conosciuto.
Gente del posto, turisti, motociclisti, a volte non facevi in tempo a fermarti che qualcuno aveva già attaccato bottone. E tutti, chi più e chi meno mi hanno trasmesso qualcosa..


Linkback: https://www.hornet.it/b30_racconti-viaggi-gite/t46262_croazia-bosnia-montenegro-14-giorni-in-solitaria/
Porta itineris dicitur longissima esse.

Un saluto, Roberto

Offline Walter_il_Sardo

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #1 il: 25 11 2016, 19:53:32 »
Fantastico viaggio e gran bel racconto!
Solo applausi!
Dobro!

:birra:
Dice il Sardo:" Pensiamo per limitazioni: pensiamo a ciò che non possiamo fare piuttosto che a cosa possiamo fare di diverso"

Non è mai troppo tardi per farsi un'infanzia felice

Offline VirtualAngel

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #2 il: 26 11 2016, 07:17:57 »
Bellissimo racconto, sempre più rari questi report sul forum purtroppo.
A piedi cammino... in macchina viaggio... in moto sogno!!!
Felice di essere un Motociclista!

Offline Tribal_Dragon

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #3 il: 26 11 2016, 08:57:04 »
Bellissimo racconto e viaggio stupendo  :birra:  :birra:  :birra:
e meno male che hai trovato sempre la strada giusta nonostante le serate "confuse"  :LoL:
Su internet si può essere chi si vuole. E' strano il fatto che molte persone scelgano comunque di essere stupide

Cit.

Offline andreawaco

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #4 il: 26 11 2016, 09:50:50 »
Non ho mai amato viaggiare da solo ma come hai detto tu alla fine da solo non ci sei mai stato,quando hai parlato di birra e benzina a un euro mi è venuta voglia di trasferirmi hihihi
se la curva si fa stretta,metti giu' la saponetta

Offline davide75

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #5 il: 26 11 2016, 13:32:26 »
Finalmente un bel report!!!Era tanto tempo che non se ne leggeva uno cosi. Complimenti per il bellissimo giro e i laghi meritano veramente.
 :lamps7:  :lamps7:

Offline prof

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #6 il: 26 11 2016, 17:11:00 »
Bravissimo per il viaggio e grazie per il report e le foto!  [ok]
Condivido la tua scelta del viaggio solitario e rigenerante...

Un piccolo appunto; non essere troppo severo con Sarajevo giudicandola
asettica, ricorda che dopo la guerra è stata completamente ricostruita da zero  ;-)
“The fact remains that getting people right is not what living is all about anyway. It's getting them wrong that is living, getting them wrong and wrong and wrong and then, on careful reconsideration, getting them wrong again. That's how we know we're alive: we're wrong.”

Offline faf87

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #7 il: 26 11 2016, 18:32:15 »
Grazie a tutti!

Il viaggio in solitaria è particolare, ma secondo me ti permette di avere molte più esperienze e conoscere molte più persone..
Anche perchè le persone all'estero sono molto più affabili e aperte verso gli stranieri..
Altra cosa bella è che uno viaggia in base ai propri ritmi. Se hai voglia di proseguire vai, se ti vuoi fermare ti fermi.. sei completamente indipendente in tutto e per tutto, ed è una sensazione di libertà a cui non si è abituati!  :-)

Prof hai ragione anche te, effettivamente si vedeva che era una città ancora in fase di recupero e ricostruzione..
Ho provato ad intavolare il discorso con quale persona, ma ne parlano poco e mal volentieri.
Non mi è sembrato il caso di insistere.. Per molti deve essere ancora una ferita aperta.

Offline umarino

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #8 il: 02 06 2017, 08:08:51 »
Complimenti veri per il viaggio e per il modo coinvolgente in cui lo hai raccontato.



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Offline Filippo80

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #9 il: 02 06 2017, 14:50:11 »
Complimenti per il viaggio e per il bellissimo racconto. Non posso che invidiarti per la sensazione di libertà che sei comunque riuscito a trasmettere nel tuo racconto.

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Offline FA22MA79

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Re:Croazia - Bosnia - Montenero, 14 giorni in solitaria
« Risposta #10 il: 06 06 2017, 08:22:38 »
Stupendo...per 10 min hai fatto sognare e viaggiare anche me.


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da Manuela
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venerdì si parte per la croazia..

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da Tribal_Dragon
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da Yuki
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croazia prima volta.....consigli???

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