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salve dovendo acquistare un nuovo casco mi sono imbattuto su un suomy vandal pattern.il casco e usato ma come nuovo in piu oltre alla visiera trasparente nuova ancora con pellicola mi viene data anche quella nera piu paranaso scatolo e sacca tutto a 95 euro.intanto vi dico se vale la spesa e poi vorrei una dritta sul modello e sapere visto che di suomy nn ne ho mai avuto di che gamma parliamo sia all interno della stessa suomy e in generale(base.medio o top di gamma)infine vi risulta che questo modello in confronto ad altre marche sia piu contenuto come dimensioni esterne?paragonandolo a due caschi che ho gia avuto ovvero shoei xr 1000 e agv s4 cosa mi dite?grazie saluti ps allego foto del casco in questione

Linkback: http://www.hornet.it/b39_abbigliamento-caschi-ed-accessori/t43363_suomy-vandal-pattern/

nessuno sa nulla??

Ti so dire che fa parte della gamma media,il top di gamma suomy è l 'extreme ;visita il sito suomy e troverai info sul modello 

Forse avresti potuto trovare qualcosa già pubblicato nel forum, ma in ogni caso mi pare un topic interessante, dato che molti - nell'imminenza della primavera - staranno pensando di cambiare casco.

Premetto che sono un sostenitore del "riciclo", e spesso acquisto componenti usate per la moto tramite eBay o Subito; nessuna prevenzione concettuale, quindi... Ma ti dirò che i caschi ho sempre preferito acquistarli nuovi: sia per una questione igienica, sia a causa del potenziale deterioramento che il casco stesso potrebbe presentare, a seguito di urti (anche di poco conto, ma in taluni casi sufficienti ad indebolire l'oggetto) o conservazione inadeguata (prossimità a vapori di benzina, solventi ecc.).

Certo, si tratta solo di un'opinione personale e di un consiglio indiretto; magari tu conosci personalmente il proprietario e sei assolutamente sicuro della validità del casco...

Veniamo al dunque: il Vandal è un modello di fascia media prodotto da Suomy, uno dei leader italiani - e non solo...! - del settore motoabbigliamento e dispositivi di protezione. E' realizzato in fibra di vetro, rifinito egregiamente con interni anallergenici e dotato di chiusura a doppia D.

Personalmente non l'ho mai posseduto, ma diversi amici che escono con me, oltre al mio avvocato ed amico motociclista Ivan, non se ne separerebbero mai; a quanto pare, è estremamente isolante rispetto ai rumori, e quindi consigliatissimo anche per uso autostradale e/o su percorsi veloci.

A mio giudizio, sono un po' pesanti le grafiche, chiassose e colorate (ma qui si entra nel personale, e dunque mi fermo).

Va detto che nella stessa fascia di prezzo - riferito al nuovo, non all'usato che hai in mente tu -, oggi è possibile scegliere tra alternative validissime: due su tutte il nuovo Premier Carbonio, che trovi in rete a circa 200€, o il Caberg v2x Carbon, circa 250€.

A titolo informativo aggiungo che io utilizzo un Premium Monza in fibra tricomposita (oggi acquistabile a non più di 140/150 €) come casco "principale", del quale sono abbastanza soddisfatto a distanza di due anni (unico danno, di scarsa rilevanza, il cedimento dell'automatico antisventolamento del laccio di chiusura; peraltro l'azienda mi offre la riparazione gratuita, portando od inviando il casco alla casa madre in Toscana), ed un LS2 modulare in termoplastica (circa 100€ sulla Baya) per la città e/o i tragitti turistici (e devo dire che, anche in relazione al prezzo davvero basso, non è malaccio... Fatto salvo uno sgradevolissimo spiffero sulla parte alta della visiera, che spero di poter far regolare al più presto).

Spero che queste osservazioni possano esserti utili.

Lamps!

Piero

Purtroppo hai ragione... la chiamano "diversificazione del prodotto", e dovrebbe servire a raggiungere i target più svariati.

Secondo me invece complica semplicemente ed inutilmente le cose, anche perché, in fondo, le calotte (ossia le parti davvero protettive) sono quasi sempre equivalenti, e spesso addirittura provengono dagli stessi produttori (!)

Oltre all'aspetto estetico, dato che un casco deve piacere - visto che diventa un compagno di viaggio per qualche anno -, secondo me è importante considerare prima dell'acquisto:

1) Le proprie caratteristiche motociclistiche. (Siamo più "turisti" o intendiamo fare qualche puntata in pista? Usiamo la moto prevalentemente in città o tendiamo e prediligere le strade extraurbane?)

2) Quanto siamo insofferenti al peso? (Fibra = più leggera; termoplastica = più pesante)

3) La nostra pelle è intollerante ai materiali sintetici di minor pregio? (La mia, ad esempio, lo è... E ciò mi costringe a valutare attentamente la finitura degli interni. Anni addietro, con un casco Marushin - peraltro di fascia media - dovetti rivolgermi ad una dermatologa, poiché il viso mi si era coperto di chiazze rosse all'altezza degli zigomi)

4) Portiamo occhiali da vista, o guidiamo regolarmente con occhiali da sole? (Nel primo caso consiglio sempre un buon modulare; nel secondo, l'acquisto di un casco dotato di visierino a scomparsa).

Facendo attenzione ed informandosi bene è possibile proteggere la testa efficacemente e senza spendere un'enormità! In ogni caso, per quanto riguarda specifiche tecniche e grado di protettività di un casco, è sempre consigliabile dare un'occhiata al sito inglese Sharp Helmets; pur senza esagerare il valore dei risultati dei test, resta secondo me un buon termine di paragone.

In bocca al lupo per la scelta!

Ciao

P.

grazie ancora..una domandina a proposito di estetica ma ti risulta che i suomy sono piu piccoli esternamente di altre case di caschi??

Il fattore che influenza le dimensioni esterne del casco è il numero di calotte stampate in base alle taglie; mi spiego meglio: ogni calotta protettiva deve essere omologata come unica (in buona sostanza deve attraversare tutto l'iter procedurale necessario al riconoscimento dell'omologazione, a cui alcune case - p.es. Arai, ma anche l'italianissima Nolan - aggiungono test propri relativi alla penetrazione ed alla resistenza agli urti in circostanze particolari).

Naturalmente tutto ciò comporta costi notevoli; ecco perché i prodotti più economici tendono ad impiegare una calotta unica, adattandola alle varie taglie mediante l'inserimento di imbottiture più o meno dense.

Ecco perché, generalmente, i caschi economici risultano più grandi: immagina una ragazza con taglia XS che indossa un casco a calotta M (orientativamente si producono due calotte: una che copre il segmento XS-M ed una L-XXL)... Essendo quasi sicuramente di corporatura minuta, sembrerà avere una testa enorme!

Ciò non inficia la sicurezza del dispositivo, s'intende! E' appunto una questione prevalentemente estetica, anche se pure il confort risulta in questi casi minori, in quanto ovviamente il casco sarà quasi certamente più pesante ed ingombrante di uno la cui calotta è concepita e realizzata specificamente per le misure di un individuo di quella corporatura.

Devo dire che spesso certi condizionamenti sono frutto di vere e proprie manie: chi ha cominciato, come il sottoscritto, ad andare in moto negli anni '80, ricorda bene i caschi Nava, Bieffe e Nolan in policarbonato, quelli sì veri mattoni dal confort prossimo allo zero, e che pure portavamo in testa per giorni interi... Un casco di fascia media, per chi non abbia ambizioni sportive o necessità particolari, è a mio avviso oggi più che ottimale.

Per intenderci, ho regalato alla mia donna un Bell M1 TT, e mi pare davvero un buon casco, pur se un po' voluminoso (magari il peso si comincia a sentire dopo qualche ora, ma nulla che non si possa risolvere con una sosta un po' più prolungata).

Ora, lo Suomy Vandal è prodotto sulla base di più calotte (dai un'occhiata a questa pagina del sito Sharp Helmets: http://sharp.direct.gov.uk/testsratings/suomy-vandal), ma tuttavia vedo che il peso medio supera il chilo e mezzo, non proprio pochissimo per un casco in fibra (per intenderci, il mio Premier Monza viaggia sul chilo e 40; un Shoei XR-1000 sul chilo e 33), pur se ancora assolutamente accettabile; visto il peso quindi, e anche tenendo conto delle differenze costruttive che possono determinare profili differenti, credo che le dimensioni siano più o meno simili a quelli di analoghi caschi della stessa fascia media. Tutt'al più potrebbero essere le grafiche a dare un'impressione di maggiore o minore volume!

Diverso è naturalmente il caso per i caschi top di gamma: qui i materiali differiscono radicalmente, e spesso anche i profili risultano più snelli... Ho visto di recente un HJC R-PHA nero veramente "piccolo", ma stiamo parlando di un casco da 350€!

Comunque, se posso permettermi di darti un consiglio, lascia queste paranoie agli harleysti e customisti vari, che arrivano spesso ad indossare caschi non omologati poiché risultano più fighi e più belli (tipico è il caso dell'indecente Biltwell americano, che non metterei neppure per andare a piedi), salvo poi pentirsene in caso di incidente, anche a bassissime velocità. Compra un buon casco che ti piaccia e che sia in linea con le tue finanze.

Lo Suomy che hai in mente, sempre che il venditore sia persona della quale ti fidi, mi pare comunque una buona scelta.