Autore Topic: bioetanolo  (Letto 13535 volte)

Offline gentleman-ico

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Re: bioetanolo
« Risposta #15 il: 08 06 2010, 12:00:24 »
vabbè ti pareva che tu non ne facessi un uso spinto  :bastard:
Chi non risparmia le sue critiche a nessun genere di uomini, dimostra di non avercela con nessun uomo, ma di detestare tutti i vizi.

Offline gigio

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Re: bioetanolo
« Risposta #16 il: 08 06 2010, 12:05:16 »
gigio lo spazio.....in america non manca  :fifi: forse in europa il tuo discorso potrebbe anche andare (ma nemmeno), si tratta di aumentare la produzione non di dividere quella odierna a discapito delle colture. Inoltre iniziare a intaccare la totalità d'uso dei carburanti non significa arrivare al 100% domani mattina.... non credo alle favole. Ma già un 20 30% sarebbe cosa buona e giusta rispetto allo 0,1% di ora. La panacea di tutti i mali non c'è l'ha nessuno o se qualcuno l'ha scoperta l'hanno già ammazzato. ma non fare nulla perchè potrebbe succedere tot....equivale ad un'immobilità pericolosa.

PS inoltre hai pensato al fatto che se la richiesta di etanolo sale inevitabilmente quella di benzina scende? in teoria se i porci sulle petroliere vengono pungolati ne dovrebbero abbassare il prezzo  :-)

PPS in brasile e altri paesi se hai letto l'articolo questo motori flessibili sono già in vendita e sono decenni che usano le barbabietole per fare andare i loro maggioloni scassati, lo zucchero costa uguale e sul territorio hanno colonnine di etanolo + quasi il 100% di auto già predisposte a girare con l'alcool......e il brasile è uno dei paesi emergenti che non ha risentito della crisi

Citazione
citazione da Wikipedia

 Critiche [modifica]

Si tenga comunque presente che pro capite il terreno coltivabile è molto limitato: nel 2000 l'area coltivabile (SAU) nel mondo era pari a 0.11 ettari per persona (fonte FAO) in gran parte usati per produrre cibo. I veicoli mondiali sono secondo stime del DoE (Dipartimento dell'energia americano) 700 milioni e consumano molto gasolio e benzina (si consideri che i veicoli italiani consumano 1 tonnellata all'anno) ed è probabile che per alimentarle a biodiesel sia necessario coltivare una buona parte (percentuali a due cifre) dei 0.11 ettari pro capite a piante che alimenteranno i motori delle auto.
Scarsità alimentare [modifica]

Un tale uso delle risorse agricole comporterà la presumibile uscita dal mercato alimentare di una parte enorme della popolazione mondiale e la salita dei prezzi dei terreni coltivabili. La produzione di cereali e altre materie prime per la sintesi di biocombustibili, e quella per un consumo alimentare, individuano due prodotti non sostitutivi, in presenza di una risorsa scarsa, che è la superficie coltivabile.

Molti eminenti economisti ritengono che la produzione di biocarburanti sia causa di povertà e fame nel mondo, mentre la produzione di biocarburanti contribuisce alla crescita delle economie locali e alla ridistribuzione della ricchezza a livello globale, creando opportunità di lavoro in zone rurali e aiutando i piccoli agricoltori ad incrementare il loro reddito. Nel mondo c'è una sufficiente disponibilità di terreno agricolo e semi-arido che a lungo termine può sostenere una coltivazione di piante con le quali produrre biocarburanti specialmente laddove i governi si impegnino nell'applicazione di soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile.

La domanda di biocombustibili ha indotto un rialzo del 30% del prezzo delle superfici coltivabili in vaste aree degli Stati Uniti e del Sudamerica, dei vegetali dai quali sono ottenuti, e dei prodotti sostitutivi (dal punto di vista del produttore) quali grano e cereali, la cui offerta e superficie coltivabile è diminuita in analoga quantità (i biocombustibili sono "coltivabili" nelle aree dove in precedenza crescevano cereali e grano).

I prezzi dei biocombustibili crescono per un eccesso di domanda, che registra una crescita esponenziale rispetto all'offerta mondiale (che, come già prevedeva Malthus per le disponibilità alimentari, segue una progressione aritmetica). Invece, il prezzo dei cereali aumenta per un calo dell'offerta, perché i terreni e le stesse piante sono destinate alla produzione di biocombustibili, più redditizia per i contadini di una produzione per un consumo alimentare.

Il rialzo della materia prima (grano e cereali) ha causato rincari anche per i prodotti derivati (30% la pasta, 15% i dolciumi, pane, e un aumento del prezzo dei foraggi e della carne).

La coltivazione di cereali destinati alla sintesi di bioetanolo anziché alla produzione di generi alimentari è una delle cause del rincaro dei cereali e dei relativi derivati.[2][3] In Europa e Stati Uniti i sussidi federali e comunitari per la produzione di bioetanolo sono maggiori di quelli della produzione di cereali per scopi alimentari. A ciò si aggiunge il fatto che il bioetanolo sia comunque una coltivazione più remunerativa.

Un calcolo calorico porta a dire che mantenere i veicoli col cibo umano è dispendioso. Vengono consumate in Italia 39 miliardi di litri/anno di benzina e di gasolio per l'autotrazione, ogni grammo di olio ha 9 Calorie e un umano consuma 2500 Calorie al giorno, quindi si può eseguire un semplice calcolo calorico sulla capacità di sfamare le persone da parte del biodiesel (olio) che si potrebbe consumare in Italia. Il conteggio porta a più di 300 milioni di umani sfamabili col consumo di biodiesel dei veicoli italiani, si noti che la popolazione italiana è di quasi 60 milioni.
Impatti ambientali [modifica]

Provenendo da colture agricole, il biocombustibile produce molti meno inquinanti all'atto della combustione, se paragonato al petrolio. Considerando però l'intero ciclo di vita, a partire dalla produzione e includendo il trasporto, il bilancio energetico non sempre è positivo. Ma l'aspetto più critico per l'ambiente riguarda l'espansione della monocoltura a scopo energetico in aree non agricole, e ciò vale in particolare per la soia e la palma da olio. L'espansione della monocoltura della soia, alimentata anche dalle previsioni di crescita del mercato mossa dallo sviluppo dei biocarburanti, rappresenta un motore nella deforestazione di vaste are di foresta amazzonica e cerrado [4] Anche l'espansione delle piantagioni di palma da olio rappresenta un problema, evidenziato da associazioni ambientaliste come Greenpeace[5] e Friends of the Earth[6]) che sottolineano la conversione a monocoltura di aree ecologicamente importanti come zone di foresta pluviale o di torbiera.[7] La conversione agricola delle torbiere, attraverso il prosciugamento e l'ossidazione della torba infatti provoca importanti emissioni di carbonio: in Indonesia e Papua Nuova Guinea, in particolare, è pratica comune dare alle fiamme aree di foresta palustre e torbiera subito dopo il drenaggio, con un conseguente rilevante danno ambientale, ed è stato valutato che anche in seguito a questo fenomeno l'Indonesia sia diventata il quarto paese per emissioni di gas serra[8] Anche in Africa la palma da olio inizia ad espandersi nelle regioni forestali, minacciando importanti ecosistemi; questo è il caso per esempio della Costa d'Avorio[9] e dell'Uganda.[10]

come vedi anche in sud america qualche problemino lo porta.
Sia chiaro, non sto discordando con te sulla possibilità di un uso parziale. Infatti, come ho detto prima, può essere una soluzione temporanea accettabile. Ma gli sforzi "civili" secondo me non vanno indirizzati su questo tipo di combustibile.
Che poi in Italia la burocrazia e gli intrallazzi siano quanto di peggio esista, direi che è un dato di fatto.
Compito in classe di scrittura creativa. La maestra dice: "voglio che il vostro tema tratti dei 3 valori fondamentali della vita: religione, nobiltà e famiglia. Il tutto condito da un po' di suspance..."
SVOLGIMENTO:
"Mio Dio! - disse la Contessa- Sono incinta!....e non so di chi...!!!"

Offline dario75

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Re: bioetanolo
« Risposta #17 il: 08 06 2010, 12:11:02 »
Ricordo anche una polemica tra Bush e Castro al riguardo, con il cubano che sosteneva che l'introduzione dei biocarburanti nelle economie maggiori avrebbe portato alla fame la parte più povera del mondo.

Frugando rapidamente su internet:

http://www.rainews24.rai.it/it/news_print.php?newsid=68565


Offline gentleman-ico

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Re: bioetanolo
« Risposta #18 il: 08 06 2010, 12:23:17 »
a me convincono poco questi dati....si parla di aumento dei terreni coltivabili in brasile per coltivare cereali...quando il bioetanolo in questo paese si produce dalla canna da zucchero....ma vabbè , ti rifaccio una domanda che già posi sull'uso del nucleare......hai una soluzione o dobbiamo finire tutto il greggio prima di porci il problema ?  :angelo:

Offline gigio

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Re: bioetanolo
« Risposta #19 il: 08 06 2010, 13:32:01 »
manico se leggi bene vedrai che ho già dato risposta a questa tua domanda..

Citazione
Sia chiaro, non sto discordando con te sulla possibilità di un uso parziale. Infatti, come ho detto prima, può essere una soluzione temporanea accettabile. Ma gli sforzi "civili" secondo me non vanno indirizzati su questo tipo di combustibile.

Risulta ovvio che la soluzione bioetanolo è già acquisita, non necessità di enormi investimenti nella ricerca. Bisogna però cercare una soluzione veramente efficiente, che non è questa. In ogni caso la termodinamica stessa prevede l'impossibilità di avere il rendimento perfetto, quindi sarà sempre una ricerca di un compromesso.

I dati non ti convinceranno, però sono dati e se guardi su wiki ci sono anche le fonti.

Offline prof

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Re: bioetanolo
« Risposta #20 il: 08 06 2010, 13:40:39 »
manico il problema non è nella regolamentazione e nella differenziazione di destinazione d'uso. Il fatto è che le superfici coltivabili sono un'area più o meno fissa ed il fabisogno alimentare è in costante aumento. Per forza di cose, se una parte degli appezzamenti venisse destinata alla produzione di carburante, ve ne sarebbe una parte minore per l'uso alimentare, a fronte di una domanda in ascesa costante.
Quindi per forza di cose si arriverebbe al rincaro dei prezzi. E se il rincaro fosse limitato alla parte automotive, il costo sarebbe accettabile, a fronte del minore inquinamento. Ma, purtroppo, il rincaro delle materie prime alimentari sarebbe a sua volta inevitabile. I paesi "ricchi" ne risentirebbero ugualmente, ma a subirne le maggiori conseguenze sarebbero le popolazioni "povere", dove già ora l'approvigionamento di risorse alimentari è scarso e costoso.

anche secondo me il punto è questo. La popolazione tende ad aumentare, solo verso il 2050 pare si fermerà attorno ai 10 miliardi (ora siamo a 7). E tende a migliorare, per trend storico positivo, le proprie condizioni di vita, i.e. vuole mangiare di più e meglio.
Quindi, sottrarre aree per la produzione di alimenti o mangimi alimentari e dedicarle al biofuel vuol dire sempre e comunque un aumento di prezzo. Tutte queste aree coltivabili in giro io non le vedo, e non le vedono le aziende agroalimentari, direi.
Credo che la soluzione migliore sia lo sviluppo di fonti davvero alternative di energia. magari non combustibile.

“The fact remains that getting people right is not what living is all about anyway. It's getting them wrong that is living, getting them wrong and wrong and wrong and then, on careful reconsideration, getting them wrong again. That's how we know we're alive: we're wrong.”

Offline gentleman-ico

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Re: bioetanolo
« Risposta #21 il: 08 06 2010, 14:01:22 »
manico se leggi bene vedrai che ho già dato risposta a questa tua domanda..

Risulta ovvio che la soluzione bioetanolo è già acquisita, non necessità di enormi investimenti nella ricerca. Bisogna però cercare una soluzione veramente efficiente, che non è questa. In ogni caso la termodinamica stessa prevede l'impossibilità di avere il rendimento perfetto, quindi sarà sempre una ricerca di un compromesso.

I dati non ti convinceranno, però sono dati e se guardi su wiki ci sono anche le fonti.
sarò duro di comprendonio .....ho riletto tutto ma non ho mica  capito la strada da intraprendere

Offline Niko

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Re: bioetanolo
« Risposta #22 il: 08 06 2010, 14:17:25 »
Tanto gas, e poche pugnette !!

Offline Joemandriano

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Re: bioetanolo
« Risposta #23 il: 11 06 2010, 19:03:02 »
i biocombustibili ci sono sempre stati, ma i governi preferiscono non usarli, non dimenticate cosa è successo all'olio di colza che costava 0.6€ al litro, dopo che si è scoperto che puro fa andare le macchine diesel il prezzo magicamente è salito a 1.20€...

Offline Joemandriano

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Re: bioetanolo
« Risposta #24 il: 11 06 2010, 19:04:53 »
dimenticavo... se leggete sul libretto di istruzioni delle nostre hornet, c'è scritto che la benzina la si può miscelare con l'alcol senza problemi (c'è scritta anche la percentuale)

Offline KEVORK

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Re: bioetanolo
« Risposta #25 il: 11 06 2010, 19:17:48 »
Sicuramente per legge tutti i motori devono supportare almeno un 5% di bioetanolo sul totale della benzina presente nel serbatoio; di fatto si può aggiungere un anche 10 15% senza problemi

Offline Andi

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Re: bioetanolo
« Risposta #26 il: 11 10 2010, 11:31:32 »
mi intrometto
business is business,
ricordo che in america prima che diventasse illegale la coltivazione di ganja e di canapa si era soliti far funzionare i motori dei trattori con oli derivanti dalla macerazione delle stesse piante,
la multinazionale Exon gia all'epoca uno dei colossi dei carburanti portò da allora in avanti una campagna contro questi combustibili perchè ovviamente avrebbero mandato a p****e il loro amato petrolio.
La questione più semplice fu quindi quello di tacciare la ganja e la canapa come potentissimi allucinogeni e metterli alla berlina mediatica.
no erba----> no benza -----> ma party
non certo per noi e per l'ambiente che viene martoriato per estrarne l'oro nero, ma di certo per le tasche delle multinaz.

grillo sa.

Offline Carlo919

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Re:bioetanolo
« Risposta #27 il: 13 09 2012, 14:44:28 »
Ho provato l'alcol 90° nella Hornet 900 con diverse % ... e va... solo a freddo non tiene il minimo... mentre l'erogazione è un pò spigolosa...
Ogni tanto aggiungo olio per miscela al 2% visto che l'alcol è troppo secco...
Alcol e benzina si dividono, ma a 65% di alcol e restante di benzina si mischiano quasi stabilmente...
penso che con una centralina aggiuntiva si puo regolare meglio la carburazione...
parlando di prezzo
alcol 1,00 e a litro
benzina 1,90 e a litro
miscela al 65% 1,3 a litro
Nessun dio può fare per noi ciò che noi non faremmo per noi stessi!!!
Vado in moto, perchè per giocare a calcio, a pallavolo, a golf, a tennis... basta una palla sola!!

Offline NINNIVOLA

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Re:bioetanolo
« Risposta #28 il: 21 10 2012, 11:04:10 »
Ho provato l'alcol 90° nella Hornet 900 con diverse % ... e va... solo a freddo non tiene il minimo... mentre l'erogazione è un pò spigolosa...
Ogni tanto aggiungo olio per miscela al 2% visto che l'alcol è troppo secco...
Alcol e benzina si dividono, ma a 65% di alcol e restante di benzina si mischiano quasi stabilmente...
penso che con una centralina aggiuntiva si puo regolare meglio la carburazione...
parlando di prezzo
alcol 1,00 e a litro
benzina 1,90 e a litro
miscela al 65% 1,3 a litro

prova con l'alcool a 95 gradi..che è meglio e l'acqua non si scinde..
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Offline tooffe

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Re:bioetanolo
« Risposta #29 il: 20 01 2014, 00:37:02 »
Ciao a tutti...scusate il ritardo con cui leggo questa info...io il bioetanolo lo uso per riscaldarmi :) ne ho provato l'alta inciendiabilità...non è che usarlo cuoce il motore?...e poi il link è stato cancellato :/